Buongiorno/ciao. Eccomi qui per questo nostro quarto appuntamento (più o meno mensile) riguardo le novità relative alle mie prossime pubblicazioni, presentazioni, iniziative, e non solo; intanto, torno a ricordarvi la creazione di un mio canale Telegram a cui potrete iscrivervi cliccando su questo link: https://t.me/marcosommariva
Dopodiché vi segnalo:
1) la possibilità di leggere le newsletter precedenti cliccando su: https://www.marcosommariva.com/p/176/newsletter.html
2) il link per seguire su YouTube la mia intervista sulla distopia rilasciata alla trasmissione Wonderland di Rai4, senza dover registrarsi su RaiPlay: https://www.youtube.com/watch?v=Z4GBLJOvtjo
3) l'uscita verso fine novembre di un mio nuovo libro, Donne indispensabili (volume 1), edito dalla Tipografia Helvetica. I personaggi che tratto in questo primo volume sono: Mary Wollstonecraft, Voltairine de Cleyre, Emma Goldman, Sibilla Aleramo, Virginia Woolf, Simone Weil, Alba de Céspedes, Joyce Lussu, Etty Hillesum, Maya Angelou, Anne Frank, Azar Nafisi, Gioconda Belli, Priya Basil, Jude Ellison Sady Doyle, Caroline Criado-Perez, Greta Thunberg e bell hooks che voleva il suo nome fosse scritto in minuscolo per sottolineare quanto la causa che portava avanti fosse più importante rispetto alla sua persona. Altre figure troveranno spazio in questo primo volume, anche se non avranno un capitolo dedicato come le altre citate prima, e sono: Elsa Morante, Gianna Manzini, Ginevra Bompiani, Marguerite Yourcenar, Elizabeth Gaskell, Amélie Nothomb, Fatou Diome e Léonora Miano.
Come promesso il mese scorso, eccovi alcuni estratti (il primo è l'esergo):
Le Donne vivono come Pipistrelli o Gufi, faticano come Bestie, e muoiono come Vermi... (Margaret Cavendish, duchessa di Newcastle, 1623-1673)
Nel mondo naturale, la femmina appare più debole rispetto al maschio. È questa una legge di natura inderogabile. Tuttavia, non paghi di questo scarto di partenza, gli uomini s’ingegnano per farci cadere ancora più in basso, considerandoci oggetti di effimera, quanto caduca, attrazione; e le donne, inebriate dalla venerazione dei maschi, non si sforzano di far scaturire un interesse permanente nei loro cuori, né di coltivare l’amicizia di chi trae piacere dalla loro compagnia. (Mary Wollstonecraft 1759-1797)
Secondo la tradizione americana ci si deve mantenere fuori dagli affari delle altre nazioni. È invece diventata un’abitudine prettamente americana quella di immischiarsi negli affari di tutti, dalle Indie occidentali a quelle orientali, dalla Russia al Giappone. (Voltairine de Cleyre 1866-1912)
Il moltiplicarsi di armi sempre più distruttive in ogni paese e il ricatto terroristico delle superpotenze appare con certezza un fenomeno minacciosamente reazionario, incompatibile con la liberazione della donna nella società umana. (Joyce Lussu 1912-1998)
Con la solita calma lui tentava di spiegarmi che cosa significasse l’Islam in politica, e io reagivo con sdegno, perché era proprio l’Islam come entità politica che rifiutavo. Una volta gli raccontai di mia nonna, la musulmana più devota che avessi mai conosciuto, persino più di lui. Be’, la nonna scansava la politica come la peste. Si lamentava perché il velo, che per lei era un simbolo del suo sacro rapporto con Dio, era diventato uno strumento di potere, trasformando le donne che lo portavano in simboli politici. (Azar Nafisi 1948)
Per altri estratti, appuntamento alla prossima newsletter.
Nel caso voleste prenotare delle copie, scrivete all'editore o al sottoscritto. Grazie.
Oltre a segnalarvi quanto sopra, ho pensato potesse risultare in qualche maniera interessante capire cosa, sinora, ha “nutrito” me e quindi i miei scritti. E così ho deciso d’indicarvi dischi (long playing), libri, film e altro che, dal 1975 a oggi, in un modo o nell’altro mi hanno segnato. Una precisazione: quando troverete citato, per esempio, l’album Wish you were here dei Pink Floyd non andrà inteso che è per me il miglior disco del gruppo inglese ma quello che, ascoltato da un tredicenne nella Genova del 1976 – quello ero –, in qualche modo è rimasto nel DNA della persona che sono oggi; stessa cosa dicasi per qualsiasi altra segnalazione, non importa se disco, libro, film o altro.
Dischi (ogni link vi collegherà a un brano dell’Lp):
Wish you were here - Pink Floyd - https://youtu.be/IXdNnw99-Ic Storia di un minuto - Premiata Forneria Marconi - https://youtu.be/x2vI_O31Uj4 Trans Europe Express - Kraftwerk - https://youtu.be/XMVokT5e0zs On the beach - Neil Young - https://youtu.be/C9CkvAQkQLs Desire - Bob Dylan - https://youtu.be/bpZvg_FjL3Q
Film (ogni link vi permetterà di consultare la pagina Wikipedia dedicata alla pellicola):
A ciascuno il suo (1967) - https://it.wikipedia.org/wiki/A_ciascuno_il_suo_(film) I sette fratelli Cervi (1968) - https://it.wikipedia.org/wiki/I_sette_fratelli_Cervi 2001: Odissea nello spazio (1968) - https://it.wikipedia.org/wiki/2001:_Odissea_nello_spazio Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto - https://it.wikipedia.org/wiki/Indagine_su_un_cittadino_al_di_sopra_di_ogni_sospetto Arancia meccanica (1971) - https://it.wikipedia.org/wiki/Arancia_meccanica
Libri (ogni link vi metterà in condizione di leggere una “specie” di mia recensione al volume):
Singoli:
Concerto grosso (Allegro) - New Trolls - https://youtu.be/az6mdJcfb9A Honky tonk train blues - Keith Emerson - https://youtu.be/1kSZWkYe09g New country - Jean-Luc Ponty - https://youtu.be/r2XbRK6a2ew Settembre - Alberto Fortis - https://youtu.be/ptwA58W_MEs Impressioni di settembre - Premiata Forneria Marconi - https://youtu.be/DS76YKxiOKU
Altro:
A distanza di due mesi, torno nuovamente su un personaggio della Marvel disegnato dalla (per me) indimenticabile mano di Jack Kirby e così, dopo l'immagine di Silver Surfer del luglio scorso, ho "incollato" qui sotto un'immagine del Dottor Destino - uno tra i più famosi nemici dei Fantastici Quattro.
L'altra immagine, invece, è tratta dal film Arancia meccanica di Stanley Kubrick, pellicola ispirata a un romanzo distopico di Anthony Burgess in cui si racconta la storia di Alex, un teppista sempre pronto a usare il coltello, capo di una banda di duri coi quali ripete ogni sera il gioco della violenza. In A clockwork orange, Burgess prefigura una società votata a un’esasperata violenza, soprattutto nei giovani, e a un condizionamento sistematico del pensiero; queste le parole dello scrittore: “Arancia meccanica doveva essere una sorta di manifesto, addirittura una predica sull’importanza di poter scegliere. Il mio eroe, o antieroe, Alex, è veramente malvagio, a un livello forse inconcepibile, ma la sua cattiveria non è il prodotto di un condizionamento teorico o sociale – è una sua impresa personale, in cui si è imbarcato in piena lucidità. […] Però la sua cattiveria è umana: negli atti aggressivi possiamo riconoscere potenzialità presenti in noi, che per il cittadino non criminale si concretizzano nella guerra, nell’iniquità sociale, nella cattiveria che si esercita in famiglia, nei sogni che si coltivano nel proprio cantuccio. Alex rappresenta l’umanità in tre modi: è aggressivo, ama la bellezza, si serve del linguaggio. […] La mia parabola vuole affermare che è preferibile un mondo di violenza assunta scientemente – scelta come atto volontario – a un mondo condizionato, programmato per essere buono o inoffensivo. […] Se Arancia meccanica, così come 1984, rientra nel novero dei salutari moniti letterari contro l’indifferenza, la sensibilità morbosa e l’eccessiva fiducia nello Stato, allora quest’opera avrà qualche valore.” Questo, invece, il pensiero del regista Stanley Kubrick circa la nocività della violenza: “Se la violenza fosse nociva, prima di tutto bisognerebbe accusare Tom e Jerry, i film di James Bond e i western italiani, perché la presentano come una cosa divertente, priva di conseguenze. Considerare il cinema e la televisione come ragione essenziale della violenza nel mondo significa ignorarne le vere cause: posizione molto comoda per i giornali e gli uomini politici, che così possono eludere i problemi reali. […] la cultura è inadeguata ad influire sulla sfera etica. I nazisti ascoltavano Beethoven; alcuni di loro erano coltissimi. Eppure, questo non ha mutato affatto il loro comportamento morale.” |