Ben (ri)trovate/i.
Inizio con l'aggiornarvi circa il primo volume di Donne indispensabili che, nel frattempo, s'è "trasformato" in Donne ribelli: il mese prossimo si tornerà (finalmente) a lavorare alle bozze.
Proseguo ricordandovi la mia ultima pubblicazione – Tritolo in pillole –, una raccolta di centosessanta miei brevi(ssimi) scritti; "pillole", appunto. Anche per questo mese la copertina di Emanuele Giacopetti la troverete in calce alla newsletter. Fra i tanti ritorni che ho ricevuto da chi ha acquistato e letto il libro, ho scelto d'inoltrarvi questo speditomi da un lettore della provincia di Milano: Massime?, aforismi? Oltre le singole definizioni, è certo che queste “pillole” alimentano il pensiero... quello che l'eclissi permanente sta oscurando sempre più. Già questa osservazione ne giustifica la pubblicazione. Ho provato a leggerne alcune a voce alta, in compagnia, e si è creata subito un'atmosfera diversa, le ho usate come un mazzo di carte, estraendole una ad una, ne abbiamo condiviso l'interpretazione generando momenti di socialità e riflessione che da tempo non si riproducevano nelle serate tra amici. “Pillole” da condividere, quindi, ma non per allontanarsi dalla realtà quanto per affrontarla con sguardo lucido, anche a rischio di trovarsi dalla parte dei "voi", dei "loro".
Qui sotto ho "incollato" la prefazione a Tritolo in pillole, scritta da Giorgio Canali: Marco descrive la stupidità della normalità delle cose. Lo fa in maniera minimale ed essenziale con questi mini-attacchi al comune senso della merda del mondo in cui viviamo: ogni tanto qualcuno che sa mettere le parole in fila nel giusto ordine esiste. La sagacia che fa brillare queste centosessanta minuscole cariche esplosive ci fa sorridere, riflettere e ci fa incazzare perché è ovvio che il mondo non cambierà per queste centosessanta micro-deflagrazioni, continuerà a essere la congrega di idioti descritta da John Kennedy Toole nel suo romanzo esplosivo Una banda di idioti pubblicato “postumissimo” – farsi fuori spesso è la soluzione a tutto –, ma intanto ci si sente meno soli. Ecco, visto che ho “dovuto” scrivere questa microscopica prefazione, Marco mi perdonerà se nel tempo gli ruberò qualche spunto per le mie canzoni di merda. Per intanto accendiamo un candelotto a Nostra Signora della Dinamite consci che le nostre preghiere per un mondo migliore mai saranno ascoltate.
Oltre a quanto sopra, ho pensato potesse risultare in qualche maniera interessante sapere cosa, sinora, ha “nutrito” me e quindi i miei scritti. E così ho deciso d’indicarvi dischi (long playing), libri, film e altro che, dal 1975 a oggi, mi hanno segnato in qualche modo. Una precisazione: quando troverete citato l’album Nero a metà di Pino Daniele, per esempio, non andrà inteso che è per me il miglior disco dell'artista napoletanto ma quello che, ascoltato da un diciassettenne nella Genova del 1980 – quello ero –, in qualche modo è rimasto nel DNA della persona che sono oggi; stessa cosa dicasi per qualsiasi altra segnalazione, non importa se disco, libro, film o altro.
Dischi (ogni link vi collegherà a un brano dell’Lp):
Reggatta de blanc - The Police - https://youtu.be/zPwMdZOlPo8?si=h8g5BzSR7o3baIsB Nero a metà - Pino Daniele - https://youtu.be/zkkNmlzWAMQ?si=smPJhY5bpFK5A2t4 Under a blood red sky - U2 - https://youtu.be/Pq6jgy76Q3g?si=9R-szEUn_-D3yWaL e allora… concerto - Enzo Jannacci - https://youtu.be/2i9xSIXjDQ4?si=0QglsHWJckhNRfwr Anni affollati - Giorgio Gaber - https://youtu.be/z5fL__9Z-44?si=x-t7O_Gf2KTXu0Hw
Film (ogni link vi permetterà di consultare la pagina Wikipedia dedicata alla pellicola):
Il cacciatore (1978) - https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cacciatore Alien (1979) - https://it.wikipedia.org/wiki/Alien Fuga da Alcatraz (1979) - https://it.wikipedia.org/wiki/Fuga_da_Alcatraz Brubaker (1980) - https://it.wikipedia.org/wiki/Brubaker L’ultimo metrò (1980) - https://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultimo_metr%C3%B2
Libri (ogni link vi metterà in condizione di leggere una “specie” di mia recensione al volume):
Singoli:
Call me - Blondie - https://youtu.be/StKVS0eI85I?si=qqRqNHxMyTvhnJ0C Missing - Everything but the girl - https://youtu.be/IAkY5m00rpY?si=_hxisEw4Utkue5Qw Charlie big potato - Skunk Anansie - https://youtu.be/9E9-L9_S3V0?si=N1vZ2k1kuaZrLWj3 Zombie - The Cranberries - https://youtu.be/6Ejga4kJUts?si=JrNxaUTI6toU4lPN If you don’t come back - Carmel - https://youtu.be/zcRyDbF_VXE?si=RXQ2QYrm1i7-dfJB
Altro:
Verso fine anno compirò venticinque anni di pubblicazioni. In questi cinque lustri sono tante le persone che ho conosciuto e con le quali ho collaborato; fra queste, diversi disegnatori e una disegnatrice. Il mese scorso ho iniziato col presentarvi Gaia Cocchi, oggi è il turno di Federico Zenoni: sotto la copertina di Tritolo in pillole, troverete una sua xilografia intitolata Autodistruzione e una sua vignetta a biro. Come con Gaia, in passato la mia strada ha incrociato la sua quando ha gentilmente – leggasi, gratuitamente – prodotto una tavola inserita nel booklet contenuto all'interno del doppio cd che ho realizzato insieme all'amico Marco Pandin, Vennero in sella due gendarmi, vennero in sella con le armi – https://www.discogs.com/it/release/17445241-Various-Vennero-In-Sella-Due-Gendarmi-Vennero-In-Sella-Con-Le-ArmiAltre sue opere
Altre sue opere potrete apprezzarle qui: https://www.federicozenoni.net/
Insieme a due soci – il suo alter-ego e una cagnona meticcia – Federico ha fondato la casa editrice LIBERA e SENZA IMPEGNI per l'autoproduzione di manufatti artistico-editoriali e sonori a tiratura limitatissima e saltuaria, realizzati artigianalmente e totalmente con materiali riciclati. https://senzaimpegni.altervista.org/
Non solo, insieme al Centro Studi Canaja e a Le Lab des Castaneux ha organizzato una mostra collettiva antimilitarista di vignette, illustrazioni, fumetti e collage, che ha iniziato il suo viaggio nell'aprile del 2022 presso il Circolo ARCI Scighera di Milano e sta continuando a girare. Mostra a cui, il sottoscritto, ha felicemente aderito e contribuito con un racconto inedito. Spero abbiate tempo e voglia per cliccare qui https://www.senzaimpegni.altervista.org/mostra-antimilitarista.html così da poter saperne qualcosa in più e, chissà, magari ospitare la Mostra dalle vostre parti. La mostra è ricca di contenuti, incontri e visioni, e al contempo è povera nei materiali e nei supporti; materiali leggeri, clandestini in pace e profughi in guerra, in modo da poter essere nomadi e ribelli, pronti a partire per altri spazi che hanno deciso d'essere liberi dalla paura, poichè quando si propone una mostra tutti dicono Ooooooh! ma quando arrivi alla parola “antimilitarista” tutti diventano vaghi e dicono Aaaaaah…
A qualcuno di voi venisse voglia di scrivergli... fedzenoni@libero.it |