BIOGRAFIA

Marco Sommariva è nato a Genova-Sestri Ponente (località Priano), il 29 ottobre 1963.

Ha iniziato a scrivere libri nel 1998 esordendo l’anno dopo col romanzo breve "Il cristallo di quarzo" edito da Sicilia Punto L, definito da Gianfranco Manfredi: “... romanzo breve d’ambiente contemporaneo che incrocia la spy e la crime story”.

Nel 2001 esce la prima edizione di "Fischia il vento", il suo secondo libro ormai giunto alla quinta edizione, anche questo edito da Sicilia Punto L. Il romanzo, ambientato all'inizio del 1945, parla di sette uomini genovesi che dettero vita alla Brigata Walter, e delle loro gesta; la storia si conclude al giorno d'oggi, con un'amara riflessione sui nostri tempi da parte dell'unico partigiano ancora vivo.
Libro raccomandato da don Gallo, Gianfranco Manfredi, Giuliano Montaldo e Giovanni Pesce, da cui è stato tratto nel 2017 l’omonimo cortometraggio con Eliana Miglio.

Di questo libro il sopracitato regista Giuliano Montaldo ha scritto: "Leggendo ‘Fischia il vento’ le parole sono diventate immagini e gli episodi sequenze in bianco e nero coinvolgenti, appassionanti, che narrano eroismi, sofferenze, torture, morte… Chiudendo gli occhi ho udito un brano di una canzone ‘… e se poi ferito muore non piangetelo perché se libero un uomo muore non importa di morir…’. Libero! Grazie Marco per le tante emozioni".


Nel 2003 viene pubblicato il terzo romanzo, "Vorompatra", ancora con la casa editrice ragusana Sicilia Punto L; di questo libro ha scritto Pippo Gurrieri: "Questo è un giallo come si deve, costruito con abilità geometrica, disseminato di tasselli senza collocazione, che ritrovano un loro ordine solo nell’ultimo capitolo. Il mal di vivere disseminato sin dalle prime righe, le caricature dipinte con pennellate quasi distratte ma sicure, il susseguirsi di scene e sequenze in continuo frenetico movimento, la fotografia di paesaggi mutanti, di città e di ambienti esterni ed interni rappresentati nel loro squallore o nella loro imbarazzante normalità, fanno da sfondo a questo enigmatico ‘Vorompatra‘".

Nel 2004 Blow Up, mensile di musica e altri effetti collaterali, pubblica alcune sue recensioni surreacide.

Nel 2006 esce sempre per i tipi di Sicilia Punto L il quarto romanzo "Il venditore di pianeti" (prefazione di Mauro Macario), un’indagine investigativa, grottesca ed esasperante, intrapresa dal protagonista per incontrare un introvabile venditore di pianeti; teatro della vicenda è Sestri Ponente, una delegazione genovese dove si paga in dollari, la giustizia è nelle mani degli sceriffi e si festeggia il 4 luglio. "Il venditore di pianeti" verrà ripubblicato nel 2008 da Marco Tropea editore. Di questo libro ha scritto Severino Colombo: "A Sommariva di scrivere un libro sull’odissea del suo ombelico poco importava. Così si è guardato attorno e ha raccontato l’ombelico degli altri: la gente, che ‘è il più grande spettacolo del mondo e non si paga neppure il biglietto’. Un luogo vale l’altro: il suo è Sestri Ponente che, trasfigurata, somiglia tanto alla Los Angeles fumosa di Blade Runner quanto al saloon di un Far West postmoderno. La scrittura è un crocevia tra la dimensione onirica di Lewis Carroll, la frontiera surreale di Raymond Queneau e il deserto alcolico di Charles Bukowski".

Il 2007 è l’anno del fumetto "Ventotene, storia di confinati" (disegni di Fabio Santin), edito da Annexia e ristampato nel 2018 da Ultima Spiaggia; di questo fumetto ha scritto Silverio Corvisieri: "Nel mio libro ‘La villeggiatura di Mussolini’ ho tentato di ricostruire le reali, dolorose e, a volte, tragiche vicende del confino sulla base di un'accurata documentazione. Non posso perciò che salutare con piacere il lavoro di Santin e Sommariva, di traduzione della stessa operazione storiografica nel linguaggio del "fumetto" – così incisivo e così popolare".

Nel 2013 viene pubblicato "Lottavo romanzo" (prefazione di Haidi Giuliani), e la casa editrice è nuovamente quella degli esordi, Sicilia Punto L; di questo libro ha scritto Pino Bertelli: "Lottavo romanzo non è solo un romanzo, ma una sorta di manifesto libertario contro morali, codici, dottrine che continuano a perpetuare la secolarizzazione delle lacrime. Ma la miseria, la repressione, lo sfruttamento non sono un destino e nemmeno un’eredità, sembra dire rabbiosamente Sommariva, sono condizioni imposte e vanno sconfitte. La libertà è una creazione dei nostri eccessi e della nostre disobbedienze, e per la libertà, come per l’amore, anche il più estremo, non ci sono catene".

Nel 2014 esce il sesto romanzo, "L’Osteria dei Soprannomi", per la Chinaski edizioni; di questo libro ha scritto Mauro Macario: "L'Osteria dei Soprannomi è un accampamento apache. In quest'accampamento succede di tutto e di niente, proprio come nella nostra vita. Gli scenari mutano di volta in volta mettendo in campo solitari antieroi senza fissa dimora, non sempre portatori di buoni sentimenti, anzi... Da questo accampamento emerge una popolazione brutale e grottesca che sembra uscire dalle mani di Grosz, descritta con il tono nenioso e stanco di un Bogart che parla con la sigaretta in bocca. L'Osteria è anche un rifugio, un asilo politico, la comunità che tutti vorremmo avere sotto casa, capace di disintossicarci dai veleni di questo mondo".

Nel 2016 viene pubblicato dalla More Nocturne Books lo zibaldone "50 sfumature diverse"; di questo libro ha scritto Marco Pandin: "Marco Sommariva qui dentro offre racconti brevi, alcuni durano poche frasi, altri solo poche righe: eppure, trovate qui dentro alcune tra le pagine più suggestive che abbia scritto. (…) A volte certe righe appena lette si accendono dentro in testa come fuochi improvvisi, e provi a smettere di pensare e metti giù il libro e cerchi di fare dell'altro ma non ci riesci: resti lì a bocca aperta e coi piedi inchiodati a guardare il pavimento intorno che brucia, quasi un fuoco d'erba basso e insidioso e cattivo, tanta confusione dentro, l'equilibrio andato a farsi fottere, gli appigli anche".

Per Malatempora edizioni ha pubblicato tre saggi:

"Ribelli 1000-2000, un lungo millennio" (2002), in cui tratta le storie di 101 ribelli che hanno modificato, o tentato di modificare, l'assetto del potere politico, economico, religioso che hanno oppresso la società nel corso dello scorso millennio, come i Valdesi, San Francesco, Jan Huss, le Streghe, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Masaniello, i Pirati, Jean-Jacques Rousseau, Henry David Thoreau, Lev Tolstoj, Toro Seduto, Gandhi, le Suffragette, Alexandre Marius Jacob (Arsenio Lupin), Sandro Pertini, Sacco e Vanzetti, Nelson Mandela, Martin Luther King, Malala Yousafzai e tanti altri ancora.

"Lula" (2003), in cui si domanda se l’allora appena eletto 35º Presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, riuscirà a fare la prima rivoluzione di questo millennio, a fermare gli USA e lo FMI, a eliminare fame e latifondo, a portare con sé il resto del Sud America, a dare forza al movimento mondiale partito da Porto Alegre; libro arricchito dalla storia a fumetti di Lula in stile telenovela brasileira.

"Pillole situazioniste" (2005), una raccolta di citazioni dei "padri" del pensiero situazionista (Guy Debord e Raoul Vaneigem), di scrittori e filosofi che in qualche modo avevano preparato loro il terreno (George Orwell, Aldous Huxley, Wilhelm Reich e Theodor W. Adorno) e di intellettuali che hanno saputo raccogliere l'eredità del Situazionismo adeguandolo alla post-modernità (Hakim Bey, John Zerzan e Ivan Illich).

Per Antonio Tombolini Editore ha pubblicato (e pubblicherà) altri tre saggi sotto forma di raccolta di recensioni:

"Written in the U.S.A." (2016), dove sono raccolte cinquantacinque recensioni di libri di autori statunitensi, in cui sono i libri stessi a raccontarsi con frasi estratte dalle loro pagine; in questo volume sono recensite opere di Charles Bukowski, Stephen King, Jack London, Henry Miller, Chuck Palahniuk, John Steinbeck, Jim Thompson, Kurt Vonnegut, Bradbury, Ernest Hemingway, Jack Kerouac, Richard Yates, Philip Roth, John Fante, William Burroughs e di tanti altri ancora.

"Italian Graffiti" (2017), dove sono raccolte sessanta recensioni di libri di autori italiani, in cui sono i libri stessi a raccontarsi con frasi estratte dalle loro pagine; in questo volume sono recensite opere di Alessandro Manzoni, Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Ignazio Silone, Dino Buzzati, Italo Calvino, Primo Levi, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Carlo Cassola, Erri De Luca, Roberto Saviano, Maurizio Maggiani, Pino Cacucci, Valerio Evangelisti, Goffredo Fofi e di tanti altri ancora.

Come voce narrante è il front-man di spettacoli musicali quali "Ancora non è estirpata la malapianta" (il più replicato), "Schiavi del blues", "Genova per noi", "E’ quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore", "La scandalosa forza rivoluzionaria del passato", "Serata Resistente" e "An Evening with Tom Waits, music and stories", che hanno visto partecipazioni straordinarie come quella di Giuliana Manganelli e Dany Franchi.


PREMI


Nel 2019 il suo romanzo "Fischia il vento" è premiato dall'A.N.P.I. come vincitore del Premio letterario "Fischia il vento... infurian le parole".
Nel 2001 è premiato da Alessandro Baricco come vincitore del Concorso letterario ideato dalla libreria online bol.com-Arnoldo Mondadori Editore.
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