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Aurora dice: distruggi il fascismo


Frammenti sull'antifascismo del XXI secolo
RACCOLTA (2019)
Edizioni Il Galeone
Frammenti da tutta Italia sull'antifascismo del XXI secolo; oltre a un contributo di Zerocalcare, si trova nella raccolta un frammento di Marco Sommariva - unico scrittore genovese presente. Altro contributo genovese sono due tavole di Giulio Sciaccaluga il disegnatore di "Esci dal guscio!".

Abituiamoci a pensare che la Resistenza è possibile

di Marco Sommariva

In un romanzo del '36, La battaglia, John Steinbeck scriveva: “Non fatene una regola, perché spesso crolla, ma di solito quando qualcuno cerca di spaventarvi è segno che ha paura”.
Cercano di spaventarci marionette già viste in teatrini dati ormai alle fiamme, che pretendono di parlare per un’intera nazione o un intero gruppo, disinteressandosi dei diritti altrui, usando qualsiasi mezzo – violenza compresa – per raggiungere i propri scopi, ma questo non ci deve far paura; piuttosto, ci ricorda quale gravissimo errore è stato ritenere il mondo pronto a respingere gli eredi di Mussolini e Hitler, solo perché le ultime guerre scaturite da chi minava la libertà sono accadute nel secolo scorso, non troppo lontano nel tempo.
Cercano di spaventarci salotti televisivi e pubblicazioni dove il revisionismo prova a calunniare l'intero operato dei partigiani, ma anche questo non ci deve far paura; piuttosto, ci ricorda quale gravissimo errore fu commesso dopo la Liberazione, quando i fascisti non furono spazzati via, quando – elementi violenti, per nulla pentiti – vennero reintegrati nei servizi segreti e nelle forze di polizia: nulla meritava un manipolo di criminali che aveva trascinato l'Italia in una guerra imperialista e fallimentare, e insieme ai nazisti aveva sterminato ebrei, zingari, donne, vecchi e bambini, eppure...
Eppure fummo capaci di riabilitare chi applicò ignobili leggi razziali, impedì per legge la libertà di stampa e di riunione, e impose il potere di un solo partito; quello fascista, ovviamente.
Non deve spaventarci il ritorno del fascismo di un secolo fa, per il semplice fatto che molto probabilmente “quello” non tornerà: non sono così stupidi, non sottovalutiamoli. Ma non deve neppure spaventarci l'arrivo di “questo” nuovo fascismo, e perché una cosa non spaventi bisogna conoscerla: e allora... da chi è rappresentato questo nuovo fascismo? Potremmo puntare il dito contro Bolsonaro, ex militare nostalgico dei regimi fascisti sudamericani, arrivato al potere in Brasile; o contro un partito come Vox – ostile all'immigrazione e al femminismo – che per la prima volta dalla fine del franchismo fa sì che una realtà di estrema destra ritorni in un parlamento spagnolo; o contro la classe politica che governa l'Italia, capace di fomentare intolleranza e razzismo; o, ancora, contro coloro che chinano il capo e pregano ad alta voce per i persecutori, non per i perseguitati. Potremmo. E magari facciamolo pure. Ma non limitiamoci a questo: puntiamo il dito anche contro chi, da anni, spinge il potere a promuovere ideologie autoritarie e razziste per tenere buoni diseredati, emarginati, tutti coloro che vivono un'esistenza senza senso e prospettive. E chi spinge il potere a far questo? L'economia capitalistica; un’economia che ingrassa spolpando le nuove incarnazioni del dolore: milioni di esseri umani strappati alla loro patria e alla loro terra, brutalmente spinti verso il fondo dell’abisso sociale.
Non facciamoci spaventare dal mostro dell'economia capitalistica, né dai Bolsonaro di turno, né da eventuali camicie nere sbiadite o credenti distratti: combattiamoli!, distruggiamoli praticando quotidianamente l'antifascismo. Come? Mentre restiamo disponibili a impugnare nuovamente le armi nel caso fosse necessario, infondiamo fiducia, diamo vita a reti di solidarietà, alleanze tra gruppi e individualità fondate su relazioni non autoritarie. Non solo, il nuovo antifascismo dovrà combattere con la cultura il progressivo aumento di consensi verso ogni forma di tirannia: primo, ridando senso alle parole per ipotizzare realisticamente una società diversa; secondo, dimostrando che libertà, diritti, uguaglianza e partecipazione risolvono i problemi molto più che discriminando, vietando o imponendosi. E se chi discrimina, vieta, impone lo abbiamo in casa o seduto alla scrivania accanto, non graziamolo, combattiamolo! Sempre, e comunque! Perché, come scriveva Steinbeck nel romanzo La battaglia, “Se lottiamo, altra gente nelle nostre condizioni lotterà”.

tavola di Giulio Sciaccaluga
tavola di Giulio Sciaccaluga
Disegni di Giulio Sciaccaluga